Monitorare la stabilità strutturale nelle aree urbane e le grandi reti infrastrutturali sta emergendo come una delle questioni socioeconomiche dominanti per la sicurezza della popolazione.
Il problema è accentuato dall’età delle costruzioni, esposte a crescenti rischi dovuti al deterioramento materiale e alla perdita di capacità di carico. Questo diventa una questione di protezione civile quando le strutture sono minacciate dall’evoluzione di processi di deformazione del terreno dovuti a cause naturali o antropiche. In questo caso il sistema di monitoraggio è strettamente dedicato alla salvaguardia della popolazione e ha un ruolo primario nella creazione di azioni di mitigazione e prevenzione, nonché nell’attuazione di un sistema di allerta.
Finora la valutazione dei rischi associati alla deformazione di una struttura ha utilizzato metodi basati a terra, in grado di misurare lo spostamento in superficie o in fori e su analisi dirette come ispezioni / indagini in situ. Questi metodi, anche se accurati a livello locale, richiedono l’installazione di dispositivi sulle strutture (metodo distruttivo) costosa e non sempre fattibile a causa dell’accessibilità e dei vincoli logistici.
Inoltre, a causa dell’estensione, della capillarità e della frequenza necessaria per il monitoraggio di grandi aree urbane, di infrastrutture critiche e di reti estese a livello nazionale (strade, ferrovie, aeroporti), un approccio basato solo sulle misurazioni in situ richiederebbe enormi risorse, oggi non disponibili.
Per garantire un controllo sistematico e completo della stabilità strutturale su grandi aree, il telerilevamento satellitare può essere effettivamente adottato. Tuttavia, l’elaborazione dei dati e le specifiche per l’analisi e la segnalazione degli esiti delle indagini satellitari devono ancora essere meglio definite, convalidate e rese coerenti con gli standard attesi dalla comunità di utenti di riferimento. Tra i diversi metodi basati su sensori satellitari passivi e attivi, la tecnologia SAR di Interferometria differenziale rappresenta oggi una soluzione alternativa adeguata in termini di fornitura di dati che, per precisione, affidabilità e sostenibilità dei costi, può essere assimilata integralmente a metodi di monitoraggio basati su dati in-situ.
Il progetto I.MODI (Implemented MOnitoring system for structural DIsplacement) mira a sfruttare l’opportunità di business generata dalla crescente necessità di disporre di un monitoraggio sistematico in grado di rilevare la stabilità degli edifici nelle grandi aree urbane e di controllare infrastrutture civili critiche (come dighe, autostrade, aeroporti, ecc.).
I.MODI si focalizza sullo sfruttamento dei dati di Osservazione della Terra per creare un servizio a valore aggiunto in cui l’integrazione tra tecnologie di osservazione terrestre, dati aerei, dati in-situ e ICT, rappresenta il nucleo del sistema e diventa facilmente accessibile dagli utenti. Il servizio è trasversale rispetto a diversi segmenti di mercato attraverso lo sviluppo di applicazioni personalizzate.
La fattibilità del servizio era già definita con il progetto Mo.DI. (MOnitoring urban area by means of long-term DInSAR time series) incubato da BIC-ESA, durante il quale è stata progettata l’architettura dei servizi e sono stati studiati piani preliminari di sviluppo e commercializzazione. Dopo i risultati di Mo.DI., I.MODI dimostrerà l’applicazione effettiva del servizio. Si tratta dell’utilizzo di dati DInSAR per esaminare la stabilità strutturale, effettuare una valutazione sul livello di danno subito e della sua evoluzione futura.
Sarà messo a punto un servizio web personalizzato per integrare completamente i dati EO all’interno delle procedure standard basate sulle tecnologie in situ (GNSS e rilievi a terra). Gli input EO e non EO verranno collegati e gestiti utilizzando la tecnologia ICT per fornire un servizio a valore aggiunto agli utenti finali (aziende, operatori professionali e cittadini privati). Test su vasta scala e attività di validazione saranno condotti in collaborazione con utenti finali, comprese le autorità pubbliche e le società private.